I nostri Progetti di Valore – Parte 3

Ma cosa sono i Progetti di Valore?

Nel 2022 ci siamo impegnati a capire come creare valore aggiunto per i nostri clienti. Lo abbiamo fatto attraverso dei Progetti di Valore: ogni membro del team ha scelto uno o più argomenti da studiare, approfondire e analizzare con l'obiettivo di sviluppare delle soluzioni tecniche o gestionali che potessero portare un valore aggiunto al cliente finale. 

La cosa bella è stata che nel provare a portare un beneficio ai nostri clienti, abbiamo in primis creato e portato valore all'interno di FSE PROGETTI, aumentando il nostro know-how interno e scoprendo argomenti nuovi da approfondire.

Progetto n.7 - Fire Investigation

di Laura Masi

IDEA & OBIETTIVO 

Quasi sempre, i tecnici di prevenzione incendi acquisiscono le nozioni per svolgere la progettazione tramite norme, corsi e testi, non da incendi reali. L'obiettivo è ottenere una maggiore conoscenza delle conseguenze di un incendio reale.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Laura ha seguito un corso sulle nozioni base della Fire Investigation, trattando aspetti descrittivi, analisi semiotica, aspetti forensi, modellazione e discussione di casi prativi di CTU;
  • Ora abbiamo una maggiore conoscenza delle dinamiche di incendio e un nuovo punto di vista per la valutazione del rischio incendio, essendo prevenzione incendi e Fire Investigation due discipline complementari.

Progetto n.8 - Hydrogen Expo 2022

di Laura Gentili

IDEA & OBIETTIVO 

Il mercato mondiale è sempre più orientato alla produzione di energia verde, tra cui spicca l'idrogeno, spinto anche dal PNRR. Tuttavia le tematiche antincendio sono poco sviluppate in questo ambito e, al momento del progetto, c'era un vuoto normativo.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Laura ha approfondito lo studio dell'idrogeno in termini chimici, socio-economici e normativi, anche in ambito antincendio internazionale;
  • Ha applicato la Fire Safety Engineering come metodo di valutazione della sicurezza antincendio in un caso studio nell'ambito idrogeno, sviluppando un format per una pratica di prevenzione incendi;
  • Durante l'Hydrogen Expo 2022, importante fiera di settore, abbiamo presentato il nostro lavoro.

Progetto n.9 - Modelli di lavoro

di Jessica Zani

IDEA & OBIETTIVO 

Questo progetto nasce dall'esigenza interna di Capicommessa e Project Manager di reperire informazioni e documenti base per poter avviare un'attività nel più breve tempo possibile. L'obiettivo è avere tutte le info necessarie in un solo luogo e poterla condividere con il cliente

STRATEGIA & RISULTATI

  • Jessica ha creato dei modelli di lavoro all'interno del nostro gestionale. Per ogni tipologia di attività che svolgiamo (Valutazioni Progetto, Rinnovi, SCIA, SGSA, Impianti, etc.) è stato creato un modello ad hoc, contenente tutte le informazioni da richiedere e da reperire;
  • Abbiamo diminuito i tempi di reperimento e di svolgimento delle commesse e riusciamo ad organizzare meglio il lavoro, con una creazione di valore aggiunto per i nostri clienti.

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I nostri Progetti di Valore – Parte 2

Ma cosa sono i Progetti di Valore?

Nel 2022 ci siamo impegnati a capire come creare valore aggiunto per i nostri clienti. Lo abbiamo fatto attraverso dei Progetti di Valore: ogni membro del team ha scelto uno o più argomenti da studiare, approfondire e analizzare con l'obiettivo di sviluppare delle soluzioni tecniche o gestionali che potessero portare un valore aggiunto al cliente finale. 

La cosa bella è stata che nel provare a portare un beneficio ai nostri clienti, abbiamo in primis creato e portato valore all'interno di FSE PROGETTI, aumentando il nostro know-how interno e scoprendo argomenti nuovi da approfondire.

Progetto n.4 - FEMTC 2022

di Jordy Di Pierno

IDEA & OBIETTIVO 

Abbiamo iniziato ad applicare il BIM alle nostre modellazioni in Fire Safety Engineering su Pyrosim: presentiamo al FEMTC 2022 (Fire and Evacuation Modeling Technical Conference) un nostro progetto, in collaborazione con CFD FEA Service.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Abbiamo rimodellato in BIM un progetto già approvato, inserendolo in Pyrosim
  • Abbiamo validato la bontà delle verifiche in FSE (S.2, S.3, S.4);
  • Abbiamo dimostrato la possibilità di sfruttare un modello BIM per modellazioni n FSE su Pyrosim;
  • Abbiamo presentato alla FEMTC 2022 il nostro progetto: è stato un successo!

Progetto n.5 - Analisi termica (R.F.)

di Domenico Conidi

IDEA & OBIETTIVO 

Questa analisi nasce dal problema di superare sollecitazioni troppo elevate che nascono, soprattutto in termini di flessione alla base dei pilastri, nelle verifiche di resistenza al fuoco in soluzione alternativa al livello di prestazione III.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Confrontiamo due metodologie per il calcolo delle sollecitazioni, in termini di applicazione di carico termico
    • Metodo A: applicazione ai nodi delle strutture
    • Metodo B: applicazione agli elementi beam delle strutture
  • Abbiamo concluso, al termine dei calcoli, che il Metodo A è molto a favore di sicurezza non considerando l'inerzia termica, a differenza del B, che tiene invece in considerazione questo aspetto;
  • I metodi possono essere applicati in base al materiale della struttura (acciaio o cemento armato). 

Progetto n.6 - Prove Impianti IRAI

di Daniele Steri

IDEA & OBIETTIVO 

La realizzazione di prove di impianti antincendio sul campo è sicuramente un valore aggiunto per il cliente e farlo in maniera indipendente anche per gli impianti IRAI oltre che per gli idranti potrebbe essere una nuova attività per FSE.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Abbiamo analizzato il processo di prova e controllo di un IRAI per ottimizzare i processi e approfondito il quadro normativo per maggiore
    consapevolezza;
  • Abbiamo analizzato costi delle attrezzature e prezzi di mercato;
  • L'attività in definitiva è utile ma l'investimento non perseguibile: la scelta migliore è affidare le prove IRAI a manutentori, con il nostro supporto tecnico.

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Caso studio: Cartiera – Parte 2

La cartiera in oggetto si sviluppa come un enorme stabilimento industriale in cui viene seguito l’intero ciclo di produzione della carta, fino alla fase di converting e di logistica. 

La complessità del progetto era legata in gran parte alle dimensioni dell’impianto industriale e alla presenza di numerose e diverse attività produttive al suo interno, dallo stoccaggio della materia prima, alla preparazione degli impasti per la formazione delle bobine di carta e conseguente immagazzinamento. Conseguentemente, si è individuata la presenza di un’attività principale soggetta al DPR 151/2011, la 33.1.C, e di 14 attività accessorie.

 

Scopri il progetto qui, all'interno del nostro portfolio.

S.7 - Rivelazione e allarme
Soluzione alternativa al livello di prestazione III

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • impossibilità di realizzare una rivelazione standard per le particolari caratteristiche del locale;
  • necessità di demandare funzioni di rivelazione automatica all'impianto sprinkler.

 

S.8 - Controllo fumi e calore
Soluzione alternativa al livello di prestazione II

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • interferenza di più impianti;
  • complessità volumetrica che rendeva difficile la verifica delle aperture di smaltimento.

 

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Caso studio: Cartiera – Parte 1

La cartiera in oggetto si sviluppa come un enorme stabilimento industriale in cui viene seguito l’intero ciclo di produzione della carta, fino alla fase di converting e di logistica. 

La complessità del progetto era legata in gran parte alle dimensioni dell’impianto industriale e alla presenza di numerose e diverse attività produttive al suo interno, dallo stoccaggio della materia prima, alla preparazione degli impasti per la formazione delle bobine di carta e conseguente immagazzinamento. Conseguentemente, si è individuata la presenza di un’attività principale soggetta al DPR 151/2011, la 33.1.C, e di 14 attività accessorie.

 

Scopri il progetto qui, all'interno del nostro portfolio.

S.2 - Resistenza al fuoco
Soluzione alternativa al livello di prestazione III

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • di difficile realizzazione e/o molto onerosa l’installazione di protettivi (es. vernici intumescenti, ...) alle strutture;
  • materiale stoccato e layout di stoccaggio non modificabili.

 

S.3 - Compartimentazione
Soluzione alternativa al livello di prestazione II

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • l'elevato carico di incendio risulta non modificabile per quanto riguarda layout e modalità di stoccaggio;
  • distanza di separazione non verificata con il metodo conforme.

 

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Caso studio: Calzaturificio con produzione di gomma

L’edificio oggetto della progettazione è un impianto industriale di produzione di suole in gomma e produzione termoplastica per calzature. Il complesso industriale è formato da tre corpi di fabbrica adiacenti l’un l’altro.

In particolare, all’interno del complesso in oggetto sono presenti tre attività soggette al DPR 151/2011: 43.3.C “Stabilimenti ed impianti per la produzione, lavorazione e rigenerazione della gomma e/o laboratori di vulcanizzazione di oggetti di gomma, con quantitativi in massa superiori a 5.000 kg”, 43.2.C “Depositi di prodotti della gomma, pneumatici e simili, con quantitativi in massa oltre 5.000 kg” e 74.3.C (attività accessoria).

 

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S.2 - Resistenza al fuoco
Soluzione alternativa al livello di prestazione II

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • di difficile realizzazione e/o molto onerosa l’installazione di protettivi (es. vernici intumescenti, ...) alle strutture;
  • impossibilità di cambio layout e diminuzione materiale stoccato.

 

S.3 - Compartimentazione
Soluzione alternativa al livello di prestazione II

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • di difficile realizzazione e/o molto onerosa l'adeguamento dell'intera struttura alla classe richiesta (es. vernici intumescenti, ...);
  • economicamente non perseguibile l'installazione di un impianto di protezione attiva automatico (es. impianto sprinkler).necessità di mantenere nel compartimento uno strato libero dai fumi per la salvaguardia degli occupanti e delle squadre di emergenza.

 

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Non serve la distanza dai confini

Ma quali sono i vantaggi dell'FSE?

Si parla sempre di quanto l'FSE (Fire Safety Engineering) sia uno strumento potentissimo, ma quali sono concretamente i vantaggi che questo metodo può portare al cliente finale? 

Uno dei vantaggi nell'applicazione di una soluzione alternativa, ad esempio, è la possibilità di poter evitare di garantire una distanza minima dai confini

Sai che esiste un modo per non dover garantire la distanza di ribaltamento dai confini?

Ti avranno detto fino ad oggi che nelle situazioni in cui la progettazione antincendio prevede il crollo del fabbricato (parlando a livello tecnico, quando il livello di prestazione per la resistenza al fuoco S.2 è uguale o inferiore al II) questo debba essere "isolato" per una distanza pari all'altezza. Lo sappiamo, in Italia il posto non abbonda mai, figuriamoci in azienda.

Invece, alcuni imprenditori hanno già beneficiato per i loro edifici di analisi di collasso di tipo implosivo. In questo modo, garantiscono la sicurezza senza dover necessariamente rispettare queste distanze.

Come è possibile?

Esistono alcune soluzioni progettuali (stiamo parlando di strutture in acciaio eh!) che possono favorire la dinamica di collasso di una struttura "su se stessa" senza arrecare danni ai vicini.

È obbligatorio?

Assolutamente no, la progettazione in FSE con verifica della dinamica di collasso è per chi è disposto ad intervenire su nodi chiave della struttura, tipologia di riempimento e per imprenditori attenti alla gestione della sicurezza antincendio.

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Caso studio: Autorimessa aperta al pubblico

L’edificio oggetto della progettazione è un'autorimessa aperta al pubblico all'interno di una caverna di roccia: la struttura si sviluppa su sei livelli dedicati al parcheggio e un livello tecnico. 

In particolare, l’attività è individuata dal DPR 151/2011 come 75.4.C “Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati, con superficie superiore a 3.000 mq” e come 49.3.C "Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di cogenerazione di potenza complessiva > 700 kW".

 

Scopri il progetto qui, all'interno del nostro portfolio.

S.8 - Smaltimento fumi
Soluzione alternativa al livello di prestazione III

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • fumo e calore non devono propagare ai compartimenti limitrofi;
  • necessità di mantenere nel compartimento uno strato libero dai fumi per la salvaguardia degli occupanti e delle squadre di emergenza;
  • non applicabilità UNI 9494-2 per caratteristiche geometriche dei locali;
  • di difficile realizzazione e/o molto onerosa la creazione di nuove aperture;
  • impossibilità costruttiva di creare nuove vie di esodo.

 

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Progettiamo l'esodo in sicurezza

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Il Rischio Ambiente nella prevenzione incendi

Che cos'è il Rischio Ambiente nella Prevenzione Incendi?

La Prevenzione Incendi è già di per sé un argomento molto specifico, spesso trascurato, ma di vitale importanza. Al suo interno, per poter trattare al meglio ogni aspetto delle pratiche, è importante concentrarsi e approfondire alcuni temi tecnici. Uno di questi è il Rischio Ambiente. Ma cos'è il Rischio Ambiente quando si parla di Prevenzione Incendi?

La nuova versione del Codice impone al professionista antincendio un’attenta riflessione in merito all’impatto ambientale che può avere un incendio per il pianeta e per la collettività. Per questo adesso non è più automatico poter trascurare questo parametro, ma risulta necessario eseguire una attenta valutazione del rischio.

Come valutare il Rischio Ambiente?

Ad oggi, nel panorama normativo italiano non esistono concreti riferimenti tecnici ai quali affidarsi. È per questo che già dalle ultime bozze di quello che è diventato il DM 18 Ottobre 2019 abbiamo avviato una ricerca interna (ed esterna con altri
professionisti) per creare un metodo nuovo per valutarlo.

Dopo vari test, calibrazioni e valutazioni soggettive, abbiamo realizzato un foglio di calcolo excel basato sulle matrici ambientali. Con questo strumento è possibile valutare il rischio sia prima di applicare le misure di sicurezza previste dal Codice,
che dopo. 

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Caso studio: Attività commerciale aperta al pubblico

L’edificio oggetto della progettazione è un’attività commerciale, prevalentemente aperta al pubblico che si sviluppa su più piani, uno interrato e tre fuori terra. 

In particolare, l’attività è individuata dal DPR 151/2011 come 69.2.B: “Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all’ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda, comprensiva dei servizi e depositi, da 600 mq a 1500mq”.

 

 

Scopri il progetto qui, all'interno del nostro portfolio.

S.4 - Esodo
Soluzione alternativa al livello di prestazione I

Che problema abbiamo risolto?

La soluzione alternativa è stata applicata in quanto:

  • lunghezze di esodo troppo lunghe e non verificabili con il metodo conforme;
  • di difficile realizzazione e/o molto onerosa la creazione di altre vie di fuga per gli occupanti;
  • impossibilità di chiudere parti dell'attività al pubblico, essendo attività commerciale;
  • estrazione fumi complessa per garantire l'esodo degli occupanti in maniera sicura.

 

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I nostri Progetti di Valore – Parte 1

Ma cosa sono i Progetti di Valore?

Nel 2022 ci siamo impegnati a capire come creare valore aggiunto per i nostri clienti. Lo abbiamo fatto attraverso dei Progetti di Valore: ogni membro del team ha scelto uno o più argomenti da studiare, approfondire e analizzare con l'obiettivo di sviluppare delle soluzioni tecniche o gestionali che potessero portare un valore aggiunto al cliente finale. 

La cosa bella è stata che nel provare a portare un beneficio ai nostri clienti, abbiamo in primis creato e portato valore all'interno di FSE PROGETTI, aumentando il nostro know-how interno e scoprendo argomenti nuovi da approfondire.

Progetto n.1 - BIM & FSE

di Filippo Battistini

IDEA & OBIETTIVO 

Nel 2015 ci siamo differenziati da tutti con l'FSE, adesso bisogna alzare l'asticella! Vogliamo iniziare a progettare in BIM con il nostro template ottimizzando la modellazione. 

STRATEGIA & RISULTATI

  • 5 persone nel team di FSE hanno ricevuto formazione per l'utilizzo di Revit;
  • Abbiamo realizzato il 50% delle pratiche antincendio in BIM nell'ultimo trimestre del 2022;
  • Se riceviamo un modello BIM, o lo abbiamo realizzato per fare l’RTO, è subito utilizzabile per l’FSE.

Progetto n.2 - Consulenza per VRI

di Lorenzo Corelli

IDEA & OBIETTIVO 

A seguito dell'aggiornamento del panorama normativo (entrata in vigore ottobre 2022 dei nuovi decreti) è sempre più importante far capire l'importanza della della prevenzione incendi, con consulenze mirate alle aziende.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Abbiamo dedicato del tempo alla realizzazione di materiale informativo per le aziende;
  • Abbiamo ricercato e contattato aziende e offerto non solo il nostri servizi di consulenza e redazione VRI e SGSA, ma anche formazione in materia, per aumentare la consapevolezza antincendio

Progetto n.3 - Collasso implosivo in c.a.

di Domenico Conidi

IDEA & OBIETTIVO 

Questo progetto si è concentrato sul cercare di studiare le dinamiche di collasso implosivo di strutture in cemento armato, per evolverci in questo campo in cui attualmente operiamo solo per strutture in acciaio.

STRATEGIA & RISULTATI

  • Determinato i parametri del materiale, abbiamo condotto simulazioni su un telai 2D e 3D in c.a. sottoposto a incendio
  • Riferimento a DM 3/8/15 e s.m.i, Circolare 21/1/19 n.7, UNI EN 1991-1-2
  • Non siamo riusciti a verificare che il collasso sia di tipo implosivo, a causa del tipo di materiale.

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