
Se stai cercando come individuare correttamente le soluzioni alle strategie antincendio (tra quelle possibili) con LA NUOVA VERSIONE del Codice di Prevenzione Incendi (DM 12 Aprile 2019) sei nel posto giusto e ti consigliamo di continuare la lettura.
La strategia antincendio S.8 Controllo di fumi e calore
La misura antincendio di controllo di fumo e calore ha come scopo l'individuazione dei presidi antincendio da installare nell'attività per consentire il controllo, l'evacuazione o lo smaltimento dei prodotti della combustione in caso di incendio.
In generale, la misura antincendio si attua attraverso la realizzazione di:
- aperture di smaltimento di fumo e calore d'emergenza per allontanare i prodotti della combustione durante le operazioni di estinzione dell'incendio da parte delle squadre di soccorso;
- sistemi per l'evacuazione di fumo e calore (SEFC) per l'evacuazione controllata dei prodotti della combustione durante tutte le fasi dell'incendio
Individuazione del livello di prestazione
I livelli di prestazione per il controllo dell’incendio, attribuibili alle opere da costruzione sono riportati nella tabella S.8-1. Questi requisiti sono applicati a tutti gli ambiti dell'attività. Come tutti i livelli di prestazione del Codice, sono individuati con numero romano (I, II, III) e rappresentano idealmente le taglie di un vestito che deve potersi adattare al meglio alla nostra attività. Più alto è il livello e più alte saranno le restrizioni.

Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione
Nella tabella S.7-2 sono riportati i criteri generalmente accettati per l'attribuzione agli ambiti dell'attività dei livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali.
Questa fase è estremamente importante, perché sarà quella che definirà l’entità delle misure antincendio.

Esempio 1: Stabilimento industriale
Ipotizzando di essere in uno stabilimento industriale con Rvita: A3, i criteri della tabella S.7-2 attribuiscono i seguenti livelli:
Livello di prestazione II
Esempio 2: Ufficio aperto al pubblico
Ipotizzando di essere in un ufficio con Rvita: B2, classificato OA, HA, i criteri della tabella S.6-2 attribuiscono i seguenti livelli:
Livello di prestazione II*
*attenzione alle prescrizioni della RTV
Esempio 3: Albergo
Ipotizzando di essere in un albergo con Rvita: Ciii2, classificato PB, HA, i criteri della tabella S.6-2 attribuiscono i seguenti livelli:
Livello di prestazione II*
*attenzione alle prescrizioni della RTV
Esempio 3: Autorimessa condominiale
Ipotizzando di essere in uno stabilimento industriale con Rvita: A2, classificato SA, AA, HA i criteri della tabella S.6-2 attribuiscono i seguenti livelli:
Livello di prestazione II*
*attenzione alle prescrizioni della RTV
Soluzioni progettuali
Nel codice sono riportate, per ciascun livello di prestazione, le soluzioni conformi le quali sono caratterizzate da alcune limitazioni e condizioni di utilizzo.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione II
Per ogni piano e locale del compartimento deve essere prevista la possibilità di effettuare lo smaltimento di fumo e calore d'emergenza secondo quanto previsto al paragrafo S.8.5, realizzando idonee superfici di smaltimento, dimensionate e verificate nella loro distribuzione.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione III
Deve essere installato sistema di evacuazione di fumi e calore (SEFC), naturale (SENFC) o forzato (SEFFC), progettato, installato e gestito in conformità alla vigente regolamentazione e alle norme e documenti tecnici adottati dall'ente di normazione nazionale.
Devono inoltre essere soddisfatte le seguenti prescrizioni tecniche aggiuntive:
- in caso di presenza di sistemi automatici di controllo o estinzione dell'incendio (es. sprinkler) deve essere garantita la compatibilità di funzionamento con il SEFC utilizzato;
- in presenza di IRAI devono essere previste funzioni di comunicazione e controllo dello stato dell'impianto SEFC.
Soluzioni alternative
Se la soluzione conforme risulta essere troppo vincolante e/o troppo onerosa nelle opere di adeguamento, contattaci ed insieme troveremo la soluzione alternativa più adatta al caso. Tipicamente questo si traduce in possibilità regolarizzare situazioni esistenti senza dover creare ulteriori superfici di smaltimento fumo, oppure nell’ottimizzare gli impianti naturali e meccanici, potendo quindi anche uscire dal campo di applicazione prescrittivo della UNI 9494:2017. In caso di presenza di sistemi automatici di controllo o estinzione dell'incendio (es. sprinkler) garantire la compatibilità di funzionamento con il SEFC utilizzato.
