Esiste una alternativa alla distanza di ribaltamento pari all'altezza.

Il metodo FSE ti consente di ridurre di oltre il 50% la necessità di terreno per ampliare la tua attività.

Se stai pensando di ampliare la tua attività, potresti incorrere in alcuni vincoli normativi della prevenzione incendi non troppo simpatici. Uno di questi è rappresentato dal fatto che quando si realizza un edificio (ampliamento, magazzino automatizzato ecc...) questo deve essere posto ad una distanza pari ad almeno l'altezza dai confini di proprietà e dagli altri compartimenti dell'attività.

Queste indicazioni per essere superate possono necessitare di una superficie di terreno davvero importanti, sopratutto quando si tratta di magazzini automatizzati verticali (MAV) caratterizzati come dice il nome da grandi altezze. Un esempio? Un magazzino alto 25m deve distare dai confini di proprietà e dagli altri compartimenti della stessa attività di almeno 25m.

SE NON UTILIZZI IL METODO FSE

Caso 1: monocompartimento

Nel caso in cui il nuovo ampliamento faccia parte dello stesso compartimento, e quindi non necessiti di separazioni REI tra ampliamento ed esistete, la distanza di ribaltamento deve essere garantita nei confronti dei confini dell'attività. Nell'esempio in figura abbiamo una necessità di suolo pari a circa 6'300m2. Il MAV alto 25m deve infatti essere distaccato di almeno 25m dai confini.

Caso 2: due compartimenti

Nel caso in cui il nuovo ampliamento non faccia parte dello stesso compartimento, la distanza di ribaltamento deve essere garantita nei confronti dei confini dell'attività e della porzione esistente. Nell'esempio in figura abbiamo una necessità di suolo pari a circa 7'800m2. Il MAV alto 25m deve infatti essere distaccato di almeno 25m dai confini e dall'edificio più basso esistente.

SE UTILIZZI IL METODO FSE

Caso 3: monocompartimento FSE

Nel caso in cui il nuovo ampliamento faccia parte dello stesso compartimento, e quindi non necessiti di separazioni REI tra ampliamento ed esistete, non si parla più di distanza di ribaltamento che deve essere garantita nei confronti dei confini dell'attività, ma di dinamica di collasso. Nell'esempio in figura abbiamo una necessità di suolo pari a circa 2'900m2. Il MAV alto 25m progettato e realizzato con accorgimenti particolari al fine di poter garantire una dinamica di collasso di tipo implosiva, può essere realizzato in prossimità dei confini, garantendo sempre il rispetto delle normative urbanistiche, ma non più i vincoli rigidi della prevenzione incendi. È stata ridotta di qausi il 50% la necessità di suolo privato su cui far sorgere l'ampliamento.

Caso 4: due compartimenti FSE

Nel caso in cui il nuovo ampliamento non faccia parte dello stesso compartimento, e quindi necessiti di separazioni REI tra ampliamento ed esistete, non si parla più di distanza di ribaltamento che deve essere garantita nei confronti dei confini dell'attività e del compartimento stesso, ma di dinamica di collasso. Nell'esempio in figura abbiamo una necessità di suolo pari a circa 2'900m2. Il MAV alto 25m progettato e realizzato con accorgimenti particolari al fine di poter garantire una dinamica di collasso di tipo implosiva, può essere realizzato in prossimità dei confini, garantendo sempre il rispetto delle normative urbanistiche, ma non più i vincoli rigidi della prevenzione incendi. È stata ridotta di oltre il 50% la necessità di suolo privato su cui far sorgere l'ampliamento.

Sei pronto anche tu a far parte del gruppo di imprenditori e professionisti che beneficiano dell'approccio FSE applicato al collasso impolosivo in Italia?

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    Cos'è il collasso strutturale implosivo e come si applica?

    Il collasso strutturale implosivo è un concetto legato alla resistenza al fuoco delle strutture, come previsto dal Codice di prevenzione incendi DM 15/08/2015 (aggiornato con il DM 18/10/2019). Questa normativa permette la regolarizzazione di specifiche strutture riguardo alla resistenza al fuoco attraverso il calcolo del collasso strutturale implosivo. Tale requisito consente di evitare la protezione delle strutture, inclusi gli elementi più sottili in acciaio presenti nei magazzini automatizzati autoportanti.

    Questa soluzione risulta particolarmente vantaggiosa per edifici isolati, coperture esterne, strutture con teloni e in tutte quelle situazioni in cui il responsabile dell'attività accetta il rischio di perdita del bene. In alcune circostanze, può essere applicata anche a edifici adiacenti, a condizione che si dimostri che la struttura non causi danni ad altre costruzioni o oltre i confini dell'area in cui si svolge l'attività, a causa del collasso strutturale. 

    Come ottenere una dinamica di collasso strutturale implosiva?

    Per ottenere una dinamica di collasso strutturale implosiva, è necessario effettuare diverse verifiche, alcune in linea con gli Eurocodici e altre più semplici. Tuttavia, è essenziale considerare anche alcuni dei seguenti aspetti in termini qualitativi e quantitativi:

    Adozione di criteri di gerarchia di resistenza al fuoco (ad esempio, assegnazione di una maggiore resistenza al fuoco alle strutture perimetrali rispetto a quelle interne).

    • Distribuzione spaziale dei carichi di incendio verso le zone interne;
    • Utilizzo di forme strutturali appropriate (ad esempio, con inclinazione verso l'interno);
    • Posizionamento di elementi chiave in luoghi strategici;
    • Impiego di sistemi automatici di controllo dell'incendio;
    • Impilaggio piramidale dei materiali combustibili stoccati;
    • Adozione di vincoli che favoriscano il collasso implosivo;

    Tenendo conto di queste indicazioni, è possibile progettare una struttura che, in caso di incendio, collassi in modo implosivo, riducendo i danni a costruzioni vicine e limitando la propagazione del fuoco oltre i confini dell'area interessata.

    Nota DCPREV prot. n. 9962 del 24-07-2020 - Chiarimenti e indirizzi applicativi

    Siamo consapevoli dei pericoli associati al collasso implosivo nelle strutture in caso di incendio e progettiamo in modo accurato ed efficace.

    Comprendiamo che, in passato, alcuni analisti di collasso implosivo eseguivano le loro valutazioni in modo semplificato e affrettato valutando i singoli elementi strutturali e la loro resistenza al fuoco, senza considerare i meccanismi di collasso in condizioni d'incendio in termini cinematici. Sappiamo che questo può portare a soluzioni tecnicamente inadeguate.

    Per affrontare questo problema, ci impegniamo a basare le nostre valutazioni su un'analisi termo-strutturale accurata e complessa. Teniamo conto degli scenari d'incendio di progetto e delle misure gestionali preliminari e conseguenti. Valutiamo anche lo stato di sollecitazione e di deformazione degli elementi strutturali al variare dei gradienti termici nel tempo. In questo modo, siamo in grado di determinare il meccanismo di collasso e dimostrare se, nelle condizioni di incendio considerate, esso sia implosivo o meno.

    La nostra priorità è garantire che le strutture che progettiamo siano sicure e affidabili, anche in situazioni estreme come gli incendi. Prestiamo particolare attenzione a tutti gli aspetti coinvolti nel collasso implosivo, assicurandoci di progettare in modo corretto e consapevole dei potenziali pericoli.

    Un aspetto fondamentale: la corretta progettazione dei collegamenti dei MAV

    Siamo consapevoli dell'importanza della verifica accurata ed efficace dei collegamenti strutturali, soprattutto in caso di incendio.

    La corretta verifica dei collegamenti tra gli elementi strutturali è fondamentale per valutare la capacità portante di una struttura e indirizzare il suo comportamento di fronte a diverse sollecitazioni, compresi gli incendi. Per garantire la sicurezza delle strutture, verifichiamo i collegamenti in modo accurato, tenendo conto delle sollecitazioni aggiuntive che si generano durante un incendio e delle gerarchie di resistenza tra gli elementi orizzontali e verticali.

    Nelle nostre analisi termo-strutturali, consideriamo le temperature degli elementi strutturali e dei collegamenti, pur essendo consapevoli che la realtà potrebbe differire a causa della maggiore massa termica e degli effetti di schermatura. Tuttavia, procediamo con un approccio prudente e semplificato, valutando eventuali modellazioni termiche più raffinate del collegamento solo se necessario per garantire la sicurezza e l'efficacia del progetto.

    Nel caso in cui le verifiche sui collegamenti risultino soddisfatte, procediamo con il progetto, assicurando sempre la massima sicurezza e considerando l'effetto dell'incendio con maggiore precisione. Se necessario, adottiamo modelli termici più accurati, tenendo conto dell'effettiva esposizione all'incendio e delle variazioni di temperatura nel collegamento.

    In sintesi, siamo consapevoli dell'importanza delle verifiche dei collegamenti strutturali e progettiamo in modo accurato ed efficace, garantendo la sicurezza delle strutture anche nelle situazioni più critiche come gli incendi.

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