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Aprire il proprio mercato, con l’FSE e il controllo Fumi
Saremo brevi e chiari, se sei un professionista che ad oggi non utilizzi l’approccio ingegneristico alla progettazione antincendio per regolarizzare le attività dei tuoi clienti, non devi per forza privarli di questo approccio e dei sui benefici. Infatti, grazie alla struttura del codice di prevenzione incendi, nel quale le strategie antincendio sono ben suddivise, la collaborazione tra professionisti diventa estremamente semplice.
Ecco un esempio (S.8 Controllo Fumi e Calore con soluzione alternativa):
Cliente: L’attività produttiva della quale ti hanno chiesto il preventivo, ad una prima analisi sembra facilmente adeguabile alle normative antincendio, tranne che per le superfici di aerazione, sia che esse siano per l’evacuazione o per lo smaltimento del calore.
Problema: Il controllo dei fumi e del calore (Capitolo S.8 del Codice) può essere trattato con soluzione conforme (dimensionamento minimo di 1/25 o 1/40 in funzione del carico di incendio, impianti SEFFC con ISO 9494 nel suo campo di applicazione, ecc…) oppure con soluzione alternativa (modellazione fluidodinamica).
Soluzione: Se vuoi dare un servizio in più al cliente, facendolo risparmiare sulla realizzazione di nuove aperture, o installazione di macchine di estrazione meccaniche sovra-dimensionate, affida il disbrigo di questo aspetto all’ingegneria antincendio.
Collaborazione tra professionisti: Non perdi il cliente perché la progettazione la esegui te, e solo il capitol S.8 Controllo Fumo e Calore, lo rimandi ad un allegato esterno ingegneristico affidato ad un altro professionista (ad esempio noi di FSE PROGETTI).
Esempio di integrazione approccio ingegneristico
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