Impianti evacuazione fumo e calore
La normativa antincendio richiede in certe situazioni, ogni attività disponga di un adeguato sistema di controllo del fumo e del calore, che sia in grado di garantire la sicurezza degli occupanti e dei beni in caso di incendio. Tale sistema deve essere progettato tenendo conto di due obiettivi prestazionali diversi: lo smaltimento di fumo e calore di emergenza e l’evacuazione di fumo e calore.
Per ottimizzare la scelta dei presidi antincendio da installare, è importante considerare le normative disponibili e valutare quelle che meglio si adattano alle specifiche esigenze dell’attività. Inoltre, una progettazione accurata può consentire di ridurre i costi di adeguamento, ottimizzando le dimensioni e le prestazioni del sistema.
In sintesi, il controllo del fumo e del calore rappresenta un elemento fondamentale per garantire la sicurezza dell’attività e dei suoi occupanti. Una progettazione attenta e mirata alle esigenze specifiche dell’attività può consentire di rispettare la normativa antincendio, risparmiare sui costi di adeguamento e garantire lo svolgimento della propria attività in tutta sicurezza.
UNI 9494
Progettare con la normativa
La normativa antincendio è applicabile agli edifici:
a un solo piano;
all'ultimo piano degli edifici multipiano e ai piani intermedi degli edifici multipiano che possono essere collegati alla copertura.
Non si applica agli ambienti con rischio di esplosione, ai corridoi e ai corridoi con scale. Inoltre, i locali devono avere una superficie minima di 600 m2 e un’altezza minima di 3 m. La superficie massima del soffitto deve essere di 1600 m2, ma è possibile utilizzare barriere al fumo per suddividere i compartimenti del soffitto.
Tuttavia, la normativa permette l’installazione di sistemi di evacuazione forzata dei fumi (SEFC) anche in compartimenti che non rientrano nella sua applicazione, a patto che siano validati attraverso ulteriori analisi come l’approccio ingegneristico in Fire Safety Engineering.
Scopri di più sugli impianti e le analisi a supporto delle progettazine.
Gli impianti SEFC
Per la progettazione di un impianto SEFC, è necessario considerare le caratteristiche dell’edificio che dovrà essere protetto, oltre al materiale contenuto in esso e alle strategie da attuare in caso di incendio. I parametri considerati sono il tempo convenzionale di sviluppo dell’incendio (tempo di allarme e tempo di intervento), la velocità di propagazione, il rilascio termico, l’altezza dello strato libero da fumo e l’altezza del locale. Il tempo convenzionale di sviluppo dell’incendio e la velocità di propagazione contribuiscono a determinare il Gruppo di dimensionamento, che riassume il livello di pericolo dovuto all’incendio.
Gli impianti SEFC sono composti da ventilatori, condotte, componenti di estrazione e di immissione dell’aria, barriere al fumo e sistemi di comando e controllo. Attraverso il Gruppo di dimensionamento, l’altezza libera dei fumi desiderata e il rilascio termico, è possibile calcolare la portata volumetrica di estrazione, la temperatura media dei fumi e la temperatura locale dei fumi. I componenti dell’impianto devono avere una classe di temperatura adeguata per soddisfare la temperatura locale dei fumi calcolata, come indicato dalle norme di riferimento (famiglia EN12101).
I ventilatori per gli impianti SEFC devono avere una portata volumetrica pari o superiore a quella calcolata e garantire le prestazioni aerauliche (portata e prevalenza). Inoltre, devono essere adeguati alle modalità di installazione (all’interno o all’esterno dell’edificio, posizione orizzontale o verticale). La progettazione di un sistema SEFC deve rispettare la normativa antincendio, ma deve anche tenere in considerazione il risparmio sui costi di adeguamento e garantire la continuità dell’attività dell’imprenditore.
Analisi CFD a supporto della progettazione
Con questo tipo di analisi si calcola con precisione l’efficienza dell’impianto di estrazione fumi. Questa procedura è necessaria per eseguire la progettazione in accordo con la UNI 9494:2017, soprattutto quando ci si trova al di fuori del campo di applicazione della norma. Tuttavia, può essere utilizzata in ogni caso per ottimizzare l’impianto e ridurre al minimo il numero di dispositivi necessari. Inoltre, l’analisi può aiutare a posizionare i componenti nei punti migliori in termini di efficienza di estrazione fumi.
L’analisi può essere eseguita per i seguenti scopi:
- supporto della progettazione UNI 9494:2017 quando si opera fuori dal campo di applicazione
- supporto della progettazione UNI 9494:2017 all’interno del campo di applicazione per ottimizzare l’impianto
- pratica di prevenzione incendi con approccio ingegneristico
Questi vantaggi sono particolarmente significativi negli edifici esistenti, poiché consente di ottimizzare il numero di dispositivi necessari e in alcuni casi (con l’approccio ingegneristico) di evitarli completamente.
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