Collasso implosivo antincendio

di Filippo Battistini
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Se stai cercando informazioni sul collasso implosivo di strutture in acciaio ed altri materiali sei nel posto giusto.

 

Progettazione antincendio – il problema “R0”

Stiamo parlando di problemi legati alla resistenza al fuoco delle strutture, spesso ci troviamo in situazioni in cui per la struttura che stiamo analizzando non siamo in grado di garantire la resistenza al fuoco tramite neanche un CERT REI analitico. E cosa possiamo fare? Una soluzione c’è.

 

La soluzione tramite lo studio del collasso implosivo

Questa soluzione consiste nel modellare in modo avanzato la struttura, valutando il comportamento dinamico della stessa dimostrando (e predisponendo) un collasso di tipo implosivo, necessario a garantire oltre che all’incolumità degli occupanti, anche il non danneggiamento delle strutture adiacenti e o ravvicinate.

 

 

Normativa collasso implosivo

Possiamo arrivare a questa soluzione tramite due strade, ad oggi alternative l’una all’altra. Vediamole insieme

DM 9 marzo 2007 

Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco – Livello II di prestazione: Il livello II di prestazione può ritenersi adeguato per costruzioni fino a due piani fuori terra ed un piano interrato, isolate – eventualmente adiacenti ad altre purché strutturalmente e funzionalmente separate – destinate ad un’unica attività non aperta al pubblico e ai relativi impianti tecnologici di servizio e depositi, ove si verificano tutte le seguenti ulteriori condizioni:

  • le dimensioni della costruzione siano tali da garantire l’esodo in sicurezza degli occupanti;
  • gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non arrechino danni ad altre costruzioni;
  • gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non compromettano l’efficacia degli elementi di compartimentazione e di impianti di protezione attiva che proteggono altre costruzioni;
  • il massimo affollamento complessivo della costruzione non superi 100 persone e la densità di affollamento media non sia superiore a 0,2 pers/mq;
  • la costruzione non sia adibita ad attività che prevedono posti letto;
  • la costruzione non sia adibita ad attività specificamente destinate a malati, anziani, bambini o a persone con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o cognitive.

 

DM 3 agosto 2015 – Codice di Prevenzione Incendi 

S.2 Resistenza al Fuoco delle strutture: Soluzioni alternative per il livello di prestazione II

Sono ammesse soluzioni alternative, costituite da:

  • compartimentazione rispetto ad altre costruzioni;
  • assenza di danneggiamento ad altre costruzioni per effetto di collasso strutturale;
  • mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio per un periodo sufficiente all’evacuazione degli occupanti in luogo sicuro all’esterno del- la costruzione. La capacità portante deve essere comunque tale da garantire un margine di sicurezza tmarg (paragrafo M.3.2.2) non inferiore a 100% · RSET e comunque non inferiore a 30 minuti.
  • Per la verifica della compartimentazione e dell’assenza di danneggiamento in caso di collasso strutturale, si utilizzano le soluzioni alternative previste per il li- vello di prestazione I di resistenza al fuoco.
  • Per la verifica del mantenimento della capacità portante in condizioni di incendio, le soluzioni alternative si ottengono verificando le prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni in base agli scenari di incendio di progetto ed ai relativi incendi convenzionali di progetto rappresentati da curve naturali di incendio secondo il paragrafo S.2.6.
  • Al fine di dimostrare il raggiungimento del collegato livello di prestazione il progettista deve impiegare uno dei metodi di cui al paragrafo G.2.6.

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