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La resistenza al fuoco negli edifici industriali
Il panorama edilizio ed industriale italiano รจ caratterizzato da innumerevoliย edifici costruitiย senza particolari accorgimenti in merito alla resistenza al fuoco. Spesso infatti, nei cambi di destinazione dโuso, ovvero in caso di cambio di attivitร lavorativa svolta allโinterno, se questโultima che si vuole insediare risulta soggetta ai controlli del DPR 151/2011,ย rischia di incorrere in problemi per lโottenimentoย dellโormai ex certificato di prevenzione incendi. Laย soluzioneย non deve essere necessariamente quella di proteggere le strutture con materiali protettivi (intonaci, lastre, pitture, eccโฆ) ma รจ possibile ricorrere alle soluzioni alternative mediante lโutilizzo dellโapproccio ingegneristico alla sicurezza antincendioย (FSE).
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Il pregio principale nel perseguire lโobiettivo della sicurezza antincendio con riferimento allโapproccio ingegneristico/prestazionale, nellโambito della protezione al fuoco passiva delle strutture in acciaio, passa per la determinazione delle reali curve di sollecitazione termiche (generalmente meno gravose della curva dโincendio standard ISO-834 richiesta, ai fini delle verifiche, dal codice di prevenzione incendi), in quanto ottenute come output di modellazioni dโincendio avanzate tenendo conto di aspetti come lโeffettiva ventilazione presente ed il degrado del materiale combustibile.
Ipotizzando di dover garantire per 30 minuti la capacitร portante del sistema strutturale esposto allโazione dellโincendio di progetto coerentemente con il Livello di prestazione II della strategia S.2 Resistenza al fuoco delle strutture, supponendo di avere una struttura in acciaio non protetta, tutto ciรฒ si traduce in una maggiore probabilitร che le verifiche di resistenza risultino soddisfatte; con conseguente abbattimento dei costi di adeguamento in termini di materiali protettivi. Le stesse considerazioni possono valere anche in caso di Livello III, in quanto รจ possibile medianti alcuni accorgimenti costruttivi (applicabili anche agli edifici esistenti) รจ possibile garantire lโesito positivo delle verifiche di resistenza al fuoco.
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Altra tipologia costruttiva ampiamente diffusa sul territorio nazionale รจ rappresentata dai capannoni in c.a.p. Generalmente data la natura maggiormente isolante del materiale impiegato risultano certamente meno sensibili agli effetti della temperatura rispetto ai capannoni in acciaio, ciรฒ nonostante la presenza dellโacciaio armonico presente introduce ugualmente un elemento di debolezza in caso di incendio, in quanto estremamente sensibile alla temperatura.
In tal senso gli elementi in c.a.p maggiormente sensibili a tale problematica risultano i tegoli di copertura, in quanto caratterizzati da copriferri esigui che ai fini delle verifiche richiederebbero, nellโambito della soluzione conforme, un quasi certo rivestimento protettivo delle nervature dei tegoli.
La Fire Safety Engineering puรฒ far molto per tale tipologia strutturale, specialmente se si tratta di capannoni non di recente costruzione e con copriferri ridotti, da cui dipende la temperatura nei trefoli di acciaio armonico e di conseguenza la capacitร portante degli elementi.
Che si voglia percorrere la soluzione conforme mediante lโutilizzo di elementi protettivi, che quella alternativa con analisi avanzate di resistenza al fuoco, si giunge sempre alla produzione del CERT.REI da allegare alla SCIA Antincendio. Cosa cambia? I costi di adeguamento che il titolare dellโattivitร deve sostenere, che con lโFSE risultano sempre decisamente inferiori (in alcuni casi, nulli).
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