La mia attività è soggetta alla prevenzione incendi?

Filippo Battistini
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Come saperlo?

[aggiornato 2020] Non sempre come titolare di attività si è a conoscenza dell’obbligo di doversi adeguare alle normative antincendio. Questo è dovuto al fatto che solo in determinate condizioni è obbligatorio (es: oltre determinate superfici, n° di addetti o quantitativi di materiale combustibile). L’analisi è sempre necessario farla eseguire da un professionista antincendio specializzato in Prevenzione incendi e Progettazione antincendio. E’ importante inoltre sfruttare le nuove normative anziché utilizzare le vecchie, solo in questo modo si può risparmiare significativamente sui costi di adeguamento antincendio. Per fare ciò è necessario utilizzare i metodi dell’Ingegneria Antincendio.

 

Perchè saperlo?

[LE SANZIONI] E’ stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il d.lgs. attuativo della riforma Madia. In tema di prevenzione incendi, la versione del testo prevede sanzioni inasprite per le imprese che omettono la SCIA: “Chiunque, in qualità di titolare di una delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, ometta di presentare la segnalazione certificata di inizio attività o la richiesta di rinnovo periodico della conformità antincendio è punito con l’arresto sino ad un anno o con l’ammenda da 258 a 2.582 euro

Inoltre si legge: “…il prefetto può disporre la sospensione dell’attività nelle ipotesi in cui i soggetti responsabili omettano di: presentare la segnalazione certificata di inizio attività o la richiesta di rinnovo periodico della conformità antincendio… La sospensione è disposta fino all’adempimento dell’obbligo”.

 

 

Quando è obbligatorio il CPI? Quando è obbligatoria la SCIA Antincendio?

Da oggi, con FSE PROGETTI puoi scoprire, gratuitamente se la tua attività è soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco e quindi necessita del Certificato di Prevenzione Incendi. Ricordati che per legge non spetta ai Vigili del Fuoco informarti dell’obbligo per la tua attività. E’ per questo che è importante all’interno del documento di Valutazione del Rischio, prevedere anche la verifica di obbligatorietà. Compila il format qui sotto per una verifica facile e veloce.

 

Cosa succede se sono soggetto e non ho il CPI?

  • In caso di controllo da parte dei Vigili del Fuoco, scattano sanzioni amministrative, fino alla chiusura dell’attività;
  • In caso di segnalazione anonima scatta il sopralluogo dei VVF;
  • In caso di incendio, l’assicurazione non copre i danni assicurati, e il premio assicurativo può essere maggiore;
  • In caso di evento grave, in sede penale il responsabile dell’attività non dimostra di aver fatto tutto il possibile per evitare l’evento;
  • Il DVR (documento di valutazione rischi) rimarrebbe incompleto nella parte valutazione rischio incendio;
  • Gli addetti antincendio potrebbero essere non adeguatamente formati ed informati dei reali pericoli.

 

Cosa succede se non sono soggetto al CPI?

  • E’ consigliabile possedere in azienda il “certificato di non assoggettabilità” nel quale si certifica (con le dovute limitazioni) che non si è soggetti al controllo dei Vigili del Fuoco;
  • E’ consigliabile essere a conoscenza delle limitazioni per non ricadere nell’obbligo (es: limitazione di superficie, di occupanti, di materiale e potenze termiche e capacità dei depositi di combustibili) 

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