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Normative
Requisiti di sicurezza per i nuovi impianti di produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi
Hey hey, ciao!
È appena uscita una notizia bomba riguardo alla produzione di idrogeno verde! Il Ministero dell’Interno ha stilato un decreto che stabilisce i requisiti di sicurezza per i nuovi impianti di produzione di idrogeno verde tramite elettrolisi, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La Commissione Europea ha tempo fino al 15 maggio per valutare questo decreto. Il decreto contiene le disposizioni che stabiliscono i requisiti antincendio per la progettazione, la costruzione e l’uso di nuovi impianti di elettrolisi per la produzione di idrogeno verde da fonti rinnovabili, nonché per la gestione degli impianti di stoccaggio di idrogeno in forma gassosa.
Gli impianti di produzione di idrogeno non sono esplicitamente inclusi nell’allegato I del d.P.R. 151/2011. Il progettista, tuttavia, valuta quali delle attiviità sono ascrivibili ai punti del sud-detto Allegato I (impianti di compressione o di decompressione, impianti e depositi di gas infiammabili compressi in bombole o in serbatoi fissi, reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, impianti fissi di distribuzione di carburanti gassosi, cc.).
In particolare; gli elettrolizzatori sono ascrivibili all’attività n.1 dell’ Allegato I “Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano infiammabili e/o comburenti”, qualora le quantità globali in ciclo dei gas infiammabili risultino superiori a 25 Nm3/h, oltre che per l’attività di deposito di gas infiammabili correlata ai quantitativi detenuti.
Al fine di verificare se un elettrolizzatore, di cui si conosce la potenza espressa in kW, si configuri come attività di cui al punto 1.1.C di cui al citato allegato I del d.P.R. 151/2011, è possibile far riferimento al valore della sua efficenza espresso in kWh/Nm3, come definita al punto 1.2.29.
A titolo d’esempio, assumendo pari a 5 kWh/Nm3 il valore di riferimento dell’efficienza di un elettrolizzatore, il valore soglia della potenza espressa in kW, superato il quale l’attività risulta soggetta ai controlli di prev incendi, può essere così calcolato:
25 Nm3/h x 5 kWh/Nm3 = 125 kW.
Elementi costruttivi dell’impianto da tenere in considerazione per la valutazione del rischio e delle relative misure di prevenzione e protezione:
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