Sprinkler residenziali – cosa sono e quanto costano

di Filippo Battistini
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Dal 12 settembre è entrata in vigore la norma UNI EN 16925:2019 per la progettazione, l’installazione e la manutenzione degli sprinkler residenziali in Italia. Pratica consolidata all’estero è quella infatti di prevedere impianti automatici a pioggia anche all’interno delle abitazioni civili. Da oggi anche in Italia (es: abitazioni in legno, abitazioni in Xlam ecc…), è possibile progettare e realizzare questa tipologia di impianti con soluzioni tecniche decisamente meno costose rispetto alle attività produttive. Un’ottima soluzione per ridurre notevolmente il rischio incendio all’interno della propria abitazione.

 

Perché installare un impianto sprinkler in casa?

Perché dalle statistiche fornite dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ad esempio, risultano essere il luoghi con maggior frequenza di incendi, ben il 12% di quelli totali. Con conseguenze sempre più spesso tragiche per chi ci abita.

 

Quali sono le principali differenze tra un impianto domestico ed uno produttivo/industriale?

Le principali differenze, che si ripercuotono in termini di costi e facilità di realizzazione sono:

  1. Intervento rapido sull’incendio;
  2. Possibilità di utilizzare tubazioni in C-PVC;
  3. Prestazioni idrauliche decisamente meno “esigenti”;
  4. Aree operative ridotte (da 1 a 4 testine circa…);
  5. Rare necessità di prevedere vasche di accumulo e gruppi di spinta;
  6. Valvole e accessori in numero ridotto e più economici;
  7. Finiture estetiche degli erogatori finali maggiormente ricercate.

 

Quanto può costare un impianto domestico?

Molto meno di quello che ci si può aspettare, ecco un paio di casi analizzati:

Edifico singolo, 62mq a livello terreno: 1’800€ (montaggio incluso)

Edificio singolo, 60mq al primo livello: 1’700€ (montaggio incluso)

Edificio multi-piano, 125 mq su due livello: 3’000€ (montaggio incluso)

Nei casi analizzati, siamo a circa 25€/mq.

 

In quali tipologie costruttive è consigliato?

In realtà in tutte, in quanto protegge il contenuto delle nostre abitazioni, non solo il contenitore. Ma sicuramente trova maggior utilizzo in tecnologie innovative basate sul legno, come ad esempio l’XLAM.

La cosa più importante che fa è quella di salvaguardare la vita degli occupanti. Infatti un incendio se controllato da un impianto di questo tipo, genera una quantità di fumo, calore e gas tossici decisamente inferiore, circoscrivendo l’incendio nella stanza di primo innesco e consentendo a tutte le persone di abbandonare in tempo l’edificio.

L’attivazione dell’impianto genera anche “rumore” attraverso la campana di allarme, che oltre a segnalarne l’attivazione, informa gli occupanti precocemente di quello che sta succedendo.

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