S.1 Reazione al fuoco
Se vuoi trovare le soluzioni corrette per le strategie antincendio utilizzando il Codice di Prevenzione Incendi, sei nel posto giusto.
La reazione al fuoco è una misura di protezione passiva contro gli incendi. A differenza di altre strategie, non richiede l’intervento di un operatore o di un impianto, ma agisce limitando l’innesco dei materiali e la propagazione dell’incendio. Questa strategia si concentra sul comportamento al fuoco dei materiali nelle condizioni finali di applicazione, considerando anche la possibilità di effetti come l’effetto camino, come si è visto nella tragica vicenda della Grenfell Tower.
Per comprendere il grado di partecipazione dei materiali all’incendio, vengono utilizzate condizioni standardizzate di prova. La conoscenza di questi comportamenti è fondamentale per garantire la sicurezza degli occupanti e proteggere le strutture dalle conseguenze degli incendi. Siamo a tua disposizione per approfondimenti sulla strategia antincendio S.1 Reazione al fuoco e per fornirti ulteriori informazioni sulla prevenzione incendi.
Individuazione del livello di prestazione
La valutazione del livello di prestazione della reazione al fuoco dei materiali è fondamentale per garantire la sicurezza degli occupanti e limitare i danni causati dagli incendi. I livelli di prestazione sono riportati nella tabella S.1-1 del Codice di Prevenzione Incendi, e vengono applicati in tutte le attività in cui si intende limitare la partecipazione dei materiali alla combustione e ridurre la propagazione dell’incendio.
I livelli di prestazione sono identificati con numeri romani (I, II, III, IV) e rappresentano idealmente le taglie di un vestito. Più alto è il livello di prestazione, maggiori saranno le restrizioni sui materiali che possono essere utilizzati. È importante selezionare materiali con un livello di prestazione adeguato all’ambito dell’attività in cui vengono utilizzati.
La conoscenza dei livelli di prestazione previsti dal Codice di Prevenzione Incendi è essenziale per garantire la sicurezza degli occupanti e proteggere le strutture dalle conseguenze degli incendi. Siamo a tua disposizione per fornirti ulteriori informazioni sui livelli di prestazione e supportarti nella scelta dei materiali più adatti alle tue esigenze.
LIVELLO I
Il contributo all’incendio dei materiali non è valutato
LIVELLO II
I materiali contribuiscono in modo significativo all’incendio
LIVELLO III
I materiali contribuiscono in modo moderato all’incendio
LIVELLO IV
I materiali contribuiscono in modo quasi trascurabile all’incendio
Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione
Per attribuire i livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali impiegati nelle attività, sono stati stabiliti dei criteri generalmente accettati, riportati nelle tabelle S.1-2 ed S.1-3 del Codice di Prevenzione Incendi.
Questa fase è estremamente importante, perché definisce l’entità delle misure antincendio necessarie per garantire la sicurezza degli occupanti e la protezione delle strutture. Il parametro fondamentale per la valutazione del rischio incendio è l’Rvita, che tiene conto di diversi fattori come la presenza di sostanze infiammabili e combustibili, il tipo di attività svolta e la conformazione degli spazi.
Il Codice prevede la possibilità, in alcuni casi, che siano prescritte misure di sicurezza differenti tra le vie d’esodo dell’attività e gli altri locali dell’attività. In particolare, potrebbero esserci differenze limitatamente alle vie d’esodo verticali, ai percorsi d’esodo come corridoi e atri, ai filtri e agli spazi calmi. È fondamentale tenere conto di queste differenze per garantire la massima sicurezza degli occupanti in caso di emergenza.
Criteri di attribuzione
Livello dl prestazione
Descrizione
I
Vie d’esodo [1] non ricomprese negli altri criteri di attribuzione.
II
III
IV
[1] Limitatamente a vie d’esodo verticali, percorsi d’esodo ( corridoi, atri, filtri…) e spazi calmi.
Tabella S.1-2: Criteri di attribuzione dei livelli di presentazione alle vie d’esodo dell’attività
Livello dl prestazione
Descrizione
I
II
III
IV
Su specifica richiesta del committente destinate ad attività di particolare importanza.
Tabella S.1-3: Criteri di attribuzione dei livelli di presentazione ad altri locali dell’attività.
Esempi
Supponendo di trovarsi in uno stabilimento industriale con Rvita: A3, i criteri della tabella S.1-2 ed S.1-3 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali:
- vie di esodo dell’attività: Livello di prestazione I
- altri locali dell’attività: Livello di prestazione I
Considerando un ufficio aperto al pubblico con Rvita: B2, classificato OA, HA, i criteri della tabella S.1-2 ed S.1-3 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali:
- vie di esodo dell’attività: Livello di prestazione III*
- altri locali dell’attività: Livello di prestazione II
*Si raccomanda di verificare eventuali prescrizioni della Regola Tecnica Verticale.
Supponendo di trovarsi in un albergo con Rvita: Ciii2, classificato PB, HA, i criteri della tabella S.1-2 ed S.1-3 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali:
- vie di esodo dell’attività: Livello di prestazione III
- altri locali dell’attività: Livello di prestazione II
*Si raccomanda di verificare eventuali prescrizioni della Regola Tecnica Verticale.
Considerando un’ autorimessa condominiale con Rvita: A2, classificato SA, AA, HA, i criteri della tabella S.1-2 ed S.1-3 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali:
- vie di esodo dell’attività: Livello di prestazione I
- altri locali dell’attività: Livello di prestazione I*
*Si raccomanda di verificare eventuali prescrizioni della Regola Tecnica Verticale. Ad esempio, nelle aree di parcheggio (aree TA) non è ammesso il livello di prestazione I.
Soluzioni progettuali conformi
Il Codice di Prevenzione Incendi fornisce una serie di soluzioni conformi per i diversi livelli di prestazione previsti per la reazione al fuoco dei materiali. Tuttavia, esistono alcune eccezioni che escludono i materiali stoccati o in processo produttivo, gli elementi strutturali portanti già verificati per la resistenza al fuoco, e i materiali protetti con separazioni di classe di resistenza al fuoco almeno K 30 o EI 30 dalla valutazione dei requisiti di reazione al fuoco.
È possibile utilizzare materiali compresi nel gruppo di materiali GM4 per una superficie non superiore al 5% della superficie lorda interna delle vie d’esodo o dei locali dell’attività, installati a parete o a pavimento, indipendentemente dalle soluzioni conformi adottate per i rivestimenti.
Di seguito sono riportate le soluzioni conformi per i livelli di prestazione II, III e IV.
Soluzioni conformi per il livello di prestazione II:
- Gruppo di materiali GM3
- ex Classe 1 italiana per: materiale per impianti, materiali di isolamento
- ex Classe 2 italiana per: arredamento, scenografie, tendoni per coperture, rivestimenti e completamenti
- ex Classe 4 italiana per: materiali di isolamento protetti
Soluzioni conformi per il livello di prestazione III:
- Gruppo di materiali GM2
- ex Classe 1 italiana per: arredamento, scenografie, tendoni per coperture, rivestimenti e completamenti, materiale per impianti, materiali di isolamento
- ex Classe 3 italiana per: materiali di isolamento protetti
Soluzioni conformi per il livello di prestazione IV:
- Gruppo di materiali GM1
- ex Classe 0 italiana per: rivestimenti a soffitto, controsoffitti, pavimentazioni sopraelevate, materiali di isolamento
- ex Classe 1 italiana per: arredamento, scenografie, tendoni per coperture, rivestimenti e completamenti, materiale per impianti
- ex Classe 2 italiana per: materiali di isolamento protetti
È importante tenere conto delle soluzioni conformi indicate dal Codice di Prevenzione Incendi per garantire la massima sicurezza degli occupanti e proteggere le strutture dalle conseguenze degli incendi.
Soluzioni progettuali alternative
Il nostro obiettivo è garantire la massima sicurezza degli occupanti e la protezione dei beni attraverso delle migliori soluzioni previste dal Codice di Prevenzione Incendi. Tuttavia, se le soluzioni conformi risultano troppo vincolanti o onerose per le opere di adeguamento, siamo qui per offrirti soluzioni alternative su misura per il tuo caso. Il DM del 18 ottobre 2019 prevede diverse opzioni, che possono essere applicate a qualsiasi livello di prestazione.
Il nostro approccio alla sicurezza antincendio è personalizzato e mirato a soddisfare le tue esigenze specifiche. La nostra soluzione alternativa si concentra sulla salvaguardia della vita degli occupanti e, se necessario, sulla protezione dei beni. Prevediamo scenari d’incendio di progetto ad hoc negli ambienti in cui non siano installati i materiali con i requisiti minimi di reazione al fuoco richiesti, garantendo sempre la massima sicurezza possibile.
Un esempio concreto di soluzione alternativa è rappresentato dagli uffici con Rvita B2. In questi ambienti, è possibile sviluppare scenari di incendio specifici per gli uffici stessi, considerando le reali caratteristiche di velocità di propagazione dei materiali. Verificando il sistema d’esodo con ASET-RSET, si dimostra il collegamento al livello di prestazione individuato.
Non esitare a contattarci per maggiori informazioni sulle nostre soluzioni alternative e per valutare la soluzione più adatta alle tue esigenze di sicurezza antincendio.
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