S.5 Gestione della Sicurezza Antincendio
Se vuoi trovare le soluzioni corrette per le strategie antincendio utilizzando il Codice di Prevenzione Incendi, sei nel posto giusto.
La gestione della sicurezza antincendio (GSA) è un’importante misura di prevenzione degli incendi che si concentra sull’organizzazione e sulla gestione dell’attività in modo da garantire un adeguato livello di sicurezza in caso di incendio. L’obiettivo principale della GSA è quello di mantenere nel tempo un livello di rischio accettabile, come stabilito dal Codice antincendio, attraverso la definizione di procedure, protocolli e piani d’emergenza specifici. La GSA comprende anche la formazione del personale, la verifica della conformità degli impianti e dei materiali antincendio, la pianificazione di esercitazioni e simulazioni d’emergenza e la gestione dell’eventuale emergenza. In sintesi, la GSA rappresenta un’importante misura di prevenzione e di protezione per garantire la sicurezza delle persone e dei beni in caso di incendio.
Individuazione del livello di prestazione
I livelli di prestazione per l’esodo sono importanti requisiti che devono essere rispettati durante la costruzione di un edificio per garantire la sicurezza degli occupanti in caso di incendio. Essi sono indicati nella tabella S.5-1 del Codice e vengono applicati a tutti gli ambiti dell’attività. I livelli di prestazione sono identificati da numeri romani (I, II, III) e rappresentano diverse restrizioni a seconda del livello. Più alto è il livello di prestazione, maggiori saranno le restrizioni che l’edificio dovrà rispettare per garantire la sicurezza degli occupanti durante l’esodo in caso di incendio.
In pratica, i livelli di prestazione possono essere paragonati a taglie di vestiti che devono essere adattate alle esigenze dell’edificio, in modo da garantire il massimo livello di sicurezza possibile.
LIVELLO I
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO PER IL MANTENIMENTO DELLE CONDIZIONI DI ESERCIZIO E DI RIPOSTA ALL’EMERGENZA.
LIVELLO II
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTINCENDIO PER IL MANTENIMENTO DELLE CONDIZIONI DI ESERCIZIO E DI RIPOSTA ALL’EMERGENZA CON STRUTTURA DI SUPPORTO.
LIVELLO III
GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTInCENDIO PER IL MANTENIMEnTO DELLE CONDIZIONI DI ESERCIZIO E DI RIPOSTA ALL’EMERGENZA CON STRUTTURA DI SUPPORTO DEDICATA.
Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione
La tabella S.5-2 riporta i criteri generalmente accettati per l’attribuzione ai materiali e ai prodotti utilizzati nell’attività dei livelli di prestazione per la reazione al fuoco. Questi criteri sono utilizzati per valutare la capacità di un materiale o prodotto di resistere al fuoco e limitare la sua propagazione.
L’attribuzione del livello di prestazione per la reazione al fuoco è un fattore importante nella definizione delle misure antincendio necessarie per garantire un adeguato livello di sicurezza dell’attività
È quindi importante scegliere materiali e prodotti con un livello di prestazione adeguato e in linea con le esigenze dell’attività.
Criteri di attribuzione
Livello dl prestazione
Descrizione
I
Attività ove siano verificate tutte le seguenti condizioni:
- Progili di rischio:
- Rvita compresi in A1, A2;
- Rbeni pari a 1;
- Rambiente non significatico;
- Non prevalentemente destinata ad occupare con disabilità;
- Tutti i piani dell’attività situata a quota compresa tra -10 m e 54 m;
- Carico di incendio specifico qr <_ 1200 MJ/m2;
- Non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
- Non si effettuano lavorazione pericolose ai fini dell’incendio.
II
Attività non ricomprese negli altri criteri di attribuzione
III
Attività ove sia verificato almeno una delle seguenti condizioni:
- Profilo di rischio Rbeni compreso in 3, 4;
- Se aperta al pubblico: affollamento complessico > 300 occupanti;
- Se non aperta al pubblico: affollamento complessivo < 1000 occupanti;
- Numero complessivo di posti letto> 100 e profili di rischio Rvita compresi in D1, D2, Ciii1, Ciii2, Ciii3;
- Si detengono o trattano sostanze o miscele pericoloses in quantità significative ed affollamento complessivo> 25 occupanti.
Tabella S.5-2: Criteri di attribuzione dei livelli di presentazione
Esempi
Se ti trovi in uno stabilimento industriale con una classe di resistenza al fuoco Rvita: A3, i criteri della tabella S.4-2 attribuiscono un livello di prestazione II. Ciò significa che devono essere adottate misure antincendio che soddisfino i requisiti del livello di prestazione II, che prevede restrizioni maggiori rispetto al livello di prestazione I.
Se ti trovi in un ufficio aperto al pubblico con una classe di resistenza al fuoco Rvita: B2, classificato come OA, HA, i criteri della tabella S.4-2 attribuiscono un livello di prestazione II*.
*Il simbolo asterisco indica che devono essere prese in considerazione anche le prescrizioni aggiuntive della RTV (Regola Tecnica di prevenzione incendi per le attività di Uffici Aperti al Pubblico).
Se ti trovi in un albergo con una classe di resistenza al fuoco Rvita: Ciii2, classificato come PB, HA, i criteri della tabella S.4-2 attribuiscono un livello di prestazione II*. Anche in questo caso, è necessario prestare particolare attenzione alle prescrizioni aggiuntive della RTV.
Se ti trovi in un’autorimessa condominiale con una classe di resistenza al fuoco Rvita: A2, classificato come SA, AA, HA, i criteri della tabella S.4-2 attribuiscono un livello di prestazione I*.
*Anche in questo caso, è necessario tenere in considerazione le eventuali prescrizioni aggiuntive della RTV.
Soluzioni progettuali conformi
Il Codice definisce le soluzioni conformi per ciascun livello di prestazione, le quali presentano alcune limitazioni e condizioni di utilizzo. La gestione della sicurezza antincendio è un processo continuo che si sviluppa per tutta la durata dell’attività. Una corretta progettazione iniziale dell’attività è fondamentale per garantire una successiva appropriata gestione della sicurezza antincendio.
Il progettista riceve dal committente le informazioni di input sull’attività, come ad esempio la finalità, le geometrie, i materiali, l’affollamento, e definisce le misure antincendio che minimizzano il rischio d’incendio. Inoltre, definisce e documenta sin dall’inizio il modello di gestione della sicurezza antincendio.
Il responsabile dell’attività acquisisce dalla progettazione le indicazioni, le limitazioni e le modalità d’esercizio ammesse per l’appropriata gestione della sicurezza antincendio dell’attività, al fine di limitare la probabilità d’incendio, garantire il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza e la gestione dell’emergenza qualora si sviluppi un incendio.
Soluzioni progettuali alternative
Il Codice prevede che, in caso la soluzione conforme risulti troppo vincolante o troppo onerosa per le opere di adeguamento, sia possibile adottare una soluzione alternativa più adatta al caso specifico. Una delle soluzioni alternative considerate valide per tutti i livelli di prestazione è l’applicazione volontaria di un sistema di gestione di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (SGSSL), secondo le linee guida UNI INAIL, la norma BS OH-SAS 18001, o altre normative equivalenti.
Tale sistema deve includere gli aspetti di gestione della sicurezza antincendio e dell’emergenza dettagliati nel presente capitolo, nel rispetto dei livelli di prestazione stabiliti dal Codice.
In questo modo, sarà possibile garantire un adeguato livello di sicurezza antincendio nell’attività, anche attraverso la gestione efficace dei rischi e la prevenzione degli incendi.
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