S.7 Rivelazione ed allarme

La strategia

Se vuoi trovare le soluzioni corrette per le strategie antincendio utilizzando il Codice di Prevenzione Incendi, sei nel posto giusto.

Gli impianti di rivelazione incendio e segnalazione allarme incendi (IRAI) rappresentano un elemento fondamentale per la sicurezza antincendio dell’attività. Il loro obiettivo principale è quello di rivelare un principio di incendio quanto prima possibile e di lanciare l’allarme per attivare le misure protettive e gestionali previste dal piano di emergenza e di esodo. Le misure protettive possono includere l’attivazione di impianti automatici di controllo o estinzione dell’incendio, la compartimentazione e l’evacuazione di fumi e calore. Le misure gestionali comprendono invece il piano di emergenza e le procedure di esodo, utili per gestire in modo efficace l’emergenza e garantire la sicurezza degli occupanti dell’edificio. La progettazione e l’installazione di tali impianti devono essere effettuate a regola d’arte e conformemente alle specifiche norme tecniche e di buona pratica. Inoltre, gli IRAI devono essere soggetti a regolare manutenzione per garantire un’adeguata funzionalità e prestazione nel tempo.

Individuazione del livello di prestazione

Nella tabella S.7-1 del Codice sono riportati i livelli di prestazione per il controllo dell’incendio, applicabili a tutte le tipologie di attività. Questi livelli sono indicati con numeri romani (I, II, III, IV) e rappresentano delle “taglie” che devono adattarsi al meglio alle specifiche esigenze dell’attività. Più alto è il livello di prestazione e maggiori saranno le restrizioni imposte. Ad esempio, il livello di prestazione I prevede una protezione di base, mentre il livello di prestazione IV richiede un sistema automatico di controllo o estinzione dell’incendio. La scelta del livello di prestazione adeguato deve essere effettuata in base alla valutazione del rischio incendio dell’attività.

LIVELLO I

RIVELAZIONE E DIFFUSIONE DELL’ALLARME DI INCENDIO MEDIANTE SORVEGLIANZA DEGLI AMBITI DA APRTE  DEGLI OCCUPANTI DELL’ATTIVITà.

LIVELLO II

RIVELAZIONE MANUALE DELL’INCENDIO MEDIANTE SORVEGLIANZA DEGLI AMBITI DA PARTE DEGLI OCCUPANTI DELL’ATTIVITà E CONSEGUENTE DIFFUSIONE DELL’ALLARME.

LIVELLO III

RIVELAZIONE AUTOMATICA DELL’INCENDIO E DIFFUSIONE DELL’ALLARME MEDIANTE SORVEGLIANZA DI AMBITI DELL’ATTIVITà.

LIVELLO IV

RIVELAZIONE AUTOMATICA DELL’INCENDIO E DIFFUSIONE DELL’ALLARME MEDIANTE SORVEGLIANZA DELL’INTERA ATTIVITà.

Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

La tabella S.7-2 fornisce i criteri generalmente adottati per stabilire i livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali utilizzati negli ambienti dell’attività. Questa valutazione è di fondamentale importanza, poiché determinerà la tipologia e l’entità delle misure antincendio necessarie per garantire la sicurezza dell’attività.

Criteri di attribuzione

Livello dl prestazione

Descrizione

I

Ambiti dove siano verificate tutte le seguenti condizioni:

  • Profili di rischio:
  • Rvita compresi in A1, A2;
  • Rbeni pari a 1;
  • Rambiente non significativo;
  • Attività non aperta al pubblico;
  • Densità di affollamento <_ 0,2 persone/m2;
  • Non prevalentemente destinata ad occupanti con disabilità;
  • Tutti i piani dell’attività situati a quota compresa tra -5 m e 12 m;
  • Carico di incendio specifico qr  <_ 600 MJ/m2;
  • Non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
  • Non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio.

II

Ambiti dove siano verificate tutte le seguenti condizioni:

  • Profili di rischio:
  • Rvita compresi in A1, A2;
  • Rbeni pari a 1;
  • Rambiente non significativo;
  • Attività non aperta al pubblico;
  • Densità di affollamento <_ 0,2 persone/m2;
  • Non prevalentemente destinata ad occupanti con disabilità;
  • Tutti i piani dell’attività situati a quota compresa tra -5 m e 12 m;
  • Carico di incendio specifico qf <_ 600 MJ/m2;
  • Superficie lorda di ciascun comportamento <_ 4000 m2;
  • Non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
  • Non si effettuano lavorazioni pericolose ai  fini dell’incendio.

III

Ambiti non ricompresi negli altri criteri di attribuzione.

IV

In relazione alle risultanze della valutazione del rischio nell’ambito e in ambiti limitrofi della stessa attività (es. ambiti o attività con elevato affollamento, ambiti o attività con geometria complessa o piani interrati, elevato carico di incendio specifico qr, presenza di sostanze o miscele pericolose in quantità significative, presenza di lavorazione pericolose ai fini dell’incendio, presenza di inneschi significativi, …)

Tabella S.7-2: Criteri dei livelli di presentazione.

Esempi

Ipotizzando di essere in uno stabilimento industriale con Rvita: A3, i criteri della tabella S.7-2 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali: Livello di prestazione III

Ipotizzando di essere in un ufficio con Rvita: B2, classificato OA, HA, i criteri della tabella S.7-2 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali: Livello di prestazione II*

*Si raccomanda di attenersi alle prescrizioni della RTV.

Ipotizzando di essere in un albergo con Rvita: Ciii2, classificato PB, HA, i criteri della tabella S.7-2 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali: Livello di prestazione III*

*Si raccomanda di attenersi alle prescrizioni della RTV.

Ipotizzando di essere in un’autorimessa condominiale con Rvita: A2, classificato SA, AA, HA i criteri della tabella S.7-2 attribuiscono i seguenti livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali: Livello di prestazione I*

*Si raccomanda di attenersi alle prescrizioni della RTV.

Soluzioni Progettuali

Per il livello di prestazione II, la soluzione conforme prevede la rilevazione incendio tramite un sistema di rivelazione a fumo, con allarme sonoro e/o visivo per la segnalazione dell’incendio. In caso di presenza di fumi o calore, il sistema di rivelazione deve attivare l’allarme e permettere l’avvio del processo di evacuazione degli occupanti.

Per il livello di prestazione III, la soluzione conforme prevede la rilevazione incendio tramite un sistema di rivelazione a fumo e calore, con allarme sonoro e/o visivo per la segnalazione dell’incendio. Inoltre, è prevista la possibilità di attivare automaticamente un impianto di estinzione, come ad esempio un sistema sprinkler o un sistema di iniezione di gas inerte, per contenere l’incendio.

Per il livello di prestazione IV, la soluzione conforme prevede la rilevazione incendio tramite un sistema di rivelazione a fumo e calore, con allarme sonoro e/o visivo per la segnalazione dell’incendio. Inoltre, è previsto un sistema automatico di estinzione dell’incendio, come ad esempio un sistema sprinkler o un sistema di iniezione di gas inerte, in grado di estinguere l’incendio senza intervento umano.

Se la soluzione conforme risulta troppo restrittiva o troppo costosa da implementare, non esitare a contattarci. Insieme valuteremo la possibilità di adottare soluzioni alternative che meglio si adattino alle tue esigenze, ad esempio ottimizzando l’impianto di rivelazione e allarme o sfruttando tecnologie innovative ancora prive di normative specifiche.

Funzione A: Nel caso in cui l’ambito considerato non possa essere sorvegliato mediante sistemi automatici, si potrebbe formare il personale presente nell’ambito stesso affinché sia in grado di individuare tempestivamente un principio d’incendio e lanciare l’allarme. Si potrebbe inoltre prevedere l’installazione di un sistema di comunicazione interno per facilitare la segnalazione tra i vari occupanti.

Funzione C: Nel caso in cui non sia possibile installare un sistema di diffusione dell’allarme, si potrebbe adottare una procedura gestionale che preveda la segnalazione manuale da parte degli occupanti o l’utilizzo di dispositivi sonori portatili facilmente raggiungibili. Inoltre, potrebbe essere utile formare gli occupanti affinché siano in grado di riconoscere l’allarme e di agire tempestivamente.

Funzione D: Nel caso in cui non sia possibile installare un sistema di segnalazione manuale, si potrebbe adottare una procedura gestionale che preveda la segnalazione tramite telefono o sistema di comunicazione interno. Inoltre, potrebbe essere utile formare gli occupanti affinché siano in grado di individuare un principio d’incendio e di segnalare tempestivamente.

Funzioni M ed EVAC: Nel caso in cui non sia possibile installare un sistema di diffusione dell’allarme vocale, si potrebbe adottare una procedura gestionale che preveda la segnalazione manuale da parte degli occupanti o l’utilizzo di dispositivi sonori portatili facilmente raggiungibili. Inoltre, potrebbe essere utile formare gli occupanti affinché siano in grado di riconoscere l’allarme e di agire tempestivamente.

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