S.9 Operatività antincendio

La strategia

Se vuoi trovare le soluzioni corrette per le strategie antincendio utilizzando il Codice di Prevenzione Incendi, sei nel posto giusto.

L’operatività antincendio ha lo scopo di agevolare l’attuazione di interventi di soccorso dei Vigili del fuoco in tutte le attività.

Individuazione del livello di prestazione

I livelli di prestazione per il controllo dell’incendio sono definiti nella tabella S.9-1 del Codice e si applicano a tutte le attività. Ogni livello di prestazione è identificato da un numero romano (I, II, III, IV) e rappresenta la taglia di un vestito che deve adattarsi al meglio alle esigenze dell’attività. Più alto è il livello di prestazione e più restrittive saranno le misure richieste per garantire la sicurezza antincendio.

In sintesi, la tabella S.9-1 fornisce le indicazioni necessarie per determinare le misure di prevenzione e protezione antincendio più appropriate per ogni ambito dell’attività, in modo da garantire il massimo livello di sicurezza per occupanti e soccorritori.

LIVELLO I

NESSUN REQUISITO 

LIVELLO II

ACCESSIBILITà PER MEZZI DI SOCCORSO ANTINCENDIO

LIVELLO III

ACCESSIBILITà PER MEZZI DI SOCCORSO ANTINCENDIO PRONTA DISPONIBILITà DI AGENTI ESTINGUENTI POSSIBILITà DI CONTROLLARE O ARRESTARE GLI IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO DELL’ATTIVITà, COMPRESI GLI IMPIANTI DI SICUREZZA

LIVELLO IV

ACCESSIBILITà  PER MEZZI DI SOCCORSO ANTINCENDIO PRONTA DISPONIBILITà  DI AGENTI ESTINGUENTi POSSIBILITà  DI CONTROLLARE O ARRESTARE GLI IMPIANTI TECNOLOGICI E DI SERVIZIO DELL’ATTIVITà  COMPRESI GLI IMPIANTI DI SICUREZZA ACCESSIBILITà  PROTETTA PER I VIGILI DEL FUOCO A TUTTI I PIANI DELL’ATTIVITà POSSIBILITà  DI COMUNICAZIONE AFFIDABILE PER SOCCORRITORI

Criteri di attribuzione dei livelli di prestazione

La tabella S.9-2 riporta i criteri per l’assegnazione dei livelli di prestazione per la reazione al fuoco dei materiali ai diversi ambiti dell’attività. Questa fase è di fondamentale importanza poiché influenza l’entità delle misure antincendio da adottare per proteggere l’attività in caso di incendio. La scelta del livello di prestazione incide notevolmente sulla prestazione che deve garantire l’impianto, quindi anche sul dimensionamento e sul costo di realizzazione.

Criteri di attribuzione

Livello dl prestazione

Descrizione

I

Non ammesso nelle attività soggette

II

Opere da costruzione dove siano verificate tutte le seguenti condizioni:

  • Profili di rischio:
  • Rvita compresi in A1, A2, B1, B2;
  • Rbeni pari a 1;
  • Rambiente non significativo;
  • Densità di affollamento <_ 0,2 persone/m2;
  • Tutti i piani dell’attività situati a quota compresa tra -5 m e 12 m;
  • Carico di incendio specifico qf <_ 600 MJ/m2;
  • Per comportamenti con qf > 200 MJ/m2: superficie lorda <- 4000 m2;
  • Per compartimenti con qf <_ 200 MJ/m2: superficie lorda qualsiasi;
  • Non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
  • Non si effettuano lavorazioni pericolose ai  fini dell’incendio.

III

Opere costruzioni non ricomprese negli altri criteri di attribuzione.

IV

Opere da costruzione dove sia verificata  almeno una delle seguenti condizioni:

  • Profilo di rischio Rbeni compreso in 3, 4;
  • Se aperta al pubblico: affollamento complessivo > 1000 occupanti;
  • Numero totale di posti letto > 100 e profili di rischio Rvita compresi in D1, D2, Ciii1, Ciii2, Ciii3;
  • Si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative ed affollamento complessivo > 25 occupanti;
  • Si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio ed affollamento complessivo > 25 occupanti.

Tabella S.9-2: Criteri di attribuzione dei livelli di presentazione

Esempi

Immaginiamo di trovarci in uno stabilimento industriale classificato come Rvita: A3. Secondo i criteri della tabella S.9-2 del Codice antincendio, il livello di prestazione attribuito per il controllo dell’incendio è III. Ciò significa che sono richieste misure di sicurezza specifiche per garantire la protezione dell’attività in caso di incendio.

Supponiamo di essere in un ufficio aperto al pubblico classificato come Rvita: B2 e classificato OA, HA. Secondo i criteri della tabella S.9-2 del Codice antincendio, il livello di prestazione attribuito per la reazione al fuoco dei materiali è II, con alcune prescrizioni aggiuntive da considerare. È importante prestare attenzione alle prescrizioni della RTV per garantire la massima sicurezza.

Immaginiamo di trovarci in un albergo classificato come Rvita: Ciii2 e classificato PB, HA. Secondo i criteri della tabella S.9-2 del Codice antincendio, il livello di prestazione attribuito per la reazione al fuoco dei materiali è III, con alcune prescrizioni aggiuntive da considerare. Anche in questo caso, è importante seguire attentamente le prescrizioni della RTV per garantire la massima sicurezza.

Supponiamo di essere in un’autorimessa condominiale classificata come Rvita: A2 e classificata SA, AA, HA. Secondo i criteri della tabella S.9-2 del Codice antincendio, il livello di prestazione attribuito per la reazione al fuoco dei materiali è II, con alcune prescrizioni aggiuntive da considerare. Anche in questo caso, è importante prestare attenzione alle prescrizioni della RTV per garantire la massima sicurezza.

 
Soluzioni Progettuali

Le soluzioni conformi sono descritte nel Codice per ciascun livello di prestazione e sono caratterizzate da alcune limitazioni e condizioni di utilizzo. Ecco alcuni esempi:

Soluzioni conformi per il livello di prestazione II È necessario garantire la possibilità di avvicinare i mezzi di soccorso antincendio agli accessi ai piani di riferimento dei compartimenti di ciascuna opera da costruzione dell’attività, con una distanza massima di 50 m. In caso di attività progettata per livelli di prestazione I o II di resistenza al fuoco, la distanza non deve comunque essere inferiore alla massima altezza dell’opera da costruzione e deve essere segnalata con un cartello appropriato.

Soluzioni conformi per il livello di prestazione III Deve essere rispettata la soluzione conforme del livello di prestazione II. Inoltre, in assenza di protezione interna della rete idranti nelle attività a più piani fuori terra o interrati, deve essere prevista una colonna a secco e in assenza di protezione esterna della rete idranti propria dell’attività, deve essere disponibile almeno un idrante raggiungibile con un percorso massimo di 500 m che assicuri un’erogazione minima di 300 litri/minuto.

Soluzioni conformi per il livello di prestazione IV Deve essere rispettata la soluzione conforme del livello di prestazione III. Inoltre, deve essere assicurata almeno una delle seguenti soluzioni per raggiungere tutti i piani dell’attività: accostabilità a tutti i piani dell’autoscala o mezzo equivalente dei Vigili del Fuoco, presenza di percorsi verticali protetti (es. scala d’esodo protetta) o presenza di percorsi esterni (es. scale d’esodo esterne). In base alla geometria dell’attività, devono essere soddisfatte le prescrizioni di cui alla tabella S.9-3.

 

Le soluzioni alternative rappresentano un’opzione da considerare nel caso in cui la soluzione conforme risulti troppo onerosa o vincolante nell’adeguamento delle opere. Ad esempio, per garantire l’accessibilità protetta per i mezzi di soccorso antincendio, si potrebbe garantire l’accessibilità protetta per i Vigili del Fuoco a tutti i piani dell’attività e la disponibilità in prossimità di attrezzature e dispositivi di protezione per l’operatività antincendio.

In alternativa, si potrebbe descrivere come gli incendi specifici dell’ambito considerato possano essere controllati manualmente o estinti automaticamente utilizzando altre soluzioni impiantistiche o procedure operative.

Per garantire l’accessibilità protetta per i Vigili del Fuoco a tutti i piani dell’attività, si potrebbe dimostrare che gli accessi ai piani per i soccorritori non siano investiti da effetti dell’incendio che determinano condizioni incapaci durante l’operatività antincendio. Inoltre, per garantire una comunicazione affidabile per i soccorritori, si potrebbe descrivere come potrebbe essere garantita la comunicazione affidabile per soccorritori con modalità tecniche o procedurali alternative, nelle specifiche condizioni d’incendio dell’attività.

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